L’ingresso si trova nel terzo corridoio, tra la sala 25 e la sala 34. Il Corridoio, che scavalca l’Arno sul Ponte Vecchio congiungendo gli Uffizi e Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, fu commissionato a Vasari da Cosimo I de’ Medici ed eseguito in brevissimo tempo, cinque mesi, nel 1565.
Durante la seconda guerra mondiale subì gravi danni e poté essere riaperto al pubblico solo nel 1973. Il percorso si sviluppa per quasi un chilometro e le finestre e gli «occhi» che si aprono lungo il suo percorso offrono al visitatore suggestive vedute sulla città, sul fiume e sul Ponte Vecchio. Una finestra, recentemente riaperta, si affaccia all'interno della chiesa di Santa Felicita, sull'Oltrarno, e sembra che da quello stesso punto di vista i granduchi assistessero alla Messa.
Nel Corridoio Vasariano sono esposte numerose opere del Sei e Settecento. Nelle prime sale si possono ammirare notevoli dipinti di caravaggeschi, tra i quali spiccano: Gherardo delle Notti con La buona ventura, il Brindisi in Olimpo e la Cena con suonatore di liuto; Rutilio Manetti, Francesco Rustici con la Pittura e l’Architettura; Artemisia Gentileschi con Giuditta e Oloferne e Guido Reni.
Seguono opere di pittori seicenteschi italiani, da Annibale Carracci a Guido Reni con il suo Endimione addormentato. Un lungo corridoio ospita pitture del Seicento italiano, divise per città; tra queste, la Sacra Conversazione di Giovan Battista Crespi, la Sibilla Samia di Guercino e un Ritratto del cardinale Agucchia del Domenichino. Sono presenti anche opere della scuola napoletana, tra cui spiccano Salvator Rosa, Battistello Caracciolo, Cerquozzi e Giuseppe Recco con una delle sue nature morte, la splendida Fiera di Poggio a Caiano di Giuseppe Maria Crespi, i putti in volo di Giovan Battista Tiepolo e infine alcune tele di Rosalba Carriera e Pompeo Batoni.
La parte più famosa del Corridoio Vasariano è quella dedicata alla straordinaria collezione di autoritratti di ogni epoca, italiani e stranieri. Tra gli italiani, ricordiamo quelli di Leonardo, Vasari, Agnolo, Taddeo e Gaddo Gaddi, Romanino, Andrea del Sarto, Bronzino, Tiziano, Jacopo Bassano, Palma il Giovane, Veronese e molti altri. A concludere il percorso, una collezione iconografica con ritratti di personaggi illustri di varie epoche.