Resti di San Piero Scheraggio

Dal vestibolo della biglietteria si accede a due ambienti, recentemente restaurati, che in passato facevano parte dell'antichissima chiesa romanica di San Piero Scheraggio.
La chiesa fu costruita nell’XI secolo in sostituzione di una ancor più antica, risalente al IX secolo, e fu consacrata nel 1068.

Nel 1292, quando la chiesa era sede dei Consigli del Comune, Giano della Bella vi promulgò i suoi Ordinamenti di Giustizia, relativi al governo della città.
Anche Dante e Boccaccio vi tennero orazioni pubbliche.

Nel 1560 la chiesa fu incorporata nella fabbrica degli Ufizi e subì una drastica riduzione di dimensioni; ciononostante rimase aperta al culto fino alla metà del ‘700. Il primo ambiente è percorso al centro da una passerella sopraelevata; sono ancora visibili i resti dell'originaria pavimentazione e alcuni sepolcri medievali.

San Piero Scheraggio
Dante Alighieri Dante Alighieri

In questa sala sono temporaneamente sistemati gli affreschi di Andrea del Castagno che raffigurano gli Uomini illustri: La Sibilla Cumana, Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca, Dante Alighieri, Farinata degli Uberti, Pippo Spano, Niccolò Acciaioli, Ester e la regina Tomiri.
Queste figure, dalla solida e energica statua, sono altamente rappresentative della concezione eroica della figura umana propria dell'artista, concezione che si concretizzerà ancor più, pochi anni dopo, nel Monumento a Niccolò da Tolentino, dipinto in Santa Maria del Fiore.

Sul lato destro si trova la grande tavola raffigurante la Battaglia di San Martino, di Corrado Cagli, donata agli Uffizi da Franco Muzzi. Il secondo ambiente corrisponde alla zona absidale dell'antica chiesa e conserva alcuni frammenti degli affreschi che la ricoprivano, oltre alla Madonna della Ninna, opera del Maestro di San Martino alla Palma (sec. XIV). Nel vestibolo degli ascensori sono visibili due colonne della navata destra di San Piero Scheraggio con tracce degli affreschi che le ricoprivano: una di esse presenta l'immagine di San Francesco.

Sulla parete sinistra, un ritratto ricorda Anna Maria de’ Medici, elettrice palatina, che, per testamento, lasciò gli Uffizi allo stato toscano, mentre un'opera moderna di Giorgio De Chirico è appesa alla parete opposta. Nello sfondo, l'Annunciazione di Alessandro Botticelli, un affresco staccato proveniente dal convento di San Martino alla Scala considerato uno dei capolavori del maestro.